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Pubblica amministrazione e pagamenti online

Ad oggi solo il 47% degli enti pubblici consente di pagare i tributi online tramite i propri portali web e la grande maggioranza dei pagamenti dei cittadini viene ancora effettuata tramite gli uffici postali e molto spesso ancora in contanti.

E’ quanto emerge da una ricerca dell’Osservatorio eGovernment del Politecnico di Milano, presentata in collaborazione con il consorzio bancario CBI (acronimo per corporate banking interbancario) promosso dall’ABI .

La domanda è se sia la P.A. a non mettere a disposizione i sistemi di pagamento virtuale o se siano i contribuenti a preferire i metodi di pagamento tradizionali.

Negli ultimi anni sono stati fatti grandi investimenti per la digitalizzazione della burocrazia statale e locale, ma soprattutto riguardano i siti ministeriali e della pubblica amministrazione centrale.

I tributi che siamo tenuti a pagare direttamente invece riguardano perlopiù i tributi locali, dei comuni, che non ricevono finanziamenti e che devono gestire ed organizzare i loro portali in economia, e che non possono investire in questo settore risorse che mancherebbero ad altri servizi essenziali.

Certo sarebbe bello poter pagare la TARSU/TIA da una pagina personalizzata sul sito del nostro comune, ma oggettivamente è difficile che il comune possa investire in tal senso.

Anche perchè internet per i pagamenti online si può comunque utilizzare. Attraverso Equitalia, finchè c’è (dal 2013 equitalia non potrà più riscuotere le competenze comunali) si possono pagare i tributi in gestione dal suo portale, ma anche con l’home banking di qualsiasi istituto, visto che le bollette arrivano in formato MAV o RAV, generalmente pagabili gratuitamente dal conto online o come recentemente per l’IMU con moduli F24, anch’essi gestiti molto comodamente dal proprio conto bancario online.

Il problema semmai è che ancora pochi (anche se crescono) utilizzano l’home banking ed anzi preferiscono avere in mano una ricevuta cartacea anche se si devono fare ore di fila alla posta per ottenerla e soprattutto ancora si preferisce la moneta cartacea.

Finchè non sarà incentivato l’uso della moneta elettronica e tutti non utilizzeranno la carta di credito con fiducia e quotidianamente sarà difficile pensare che il pagamento online, anche dei tributi, possa avere grande successo.

Quindi la domanda non è tanto se la Pubblica Amministrazione offre il servizio, ma se il contribuente lo richiede.

Pubblica amministrazione e pagamenti online ultima modifica: 2012-06-26T14:47:07+02:00 da Risparmiainrete

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