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Plastificatrice a caldo.

Ormai siamo abituati a svolgere molte pratiche amministrative online (registrazione di abbonamenti, pagamento di fatture e bollettini) e gran parte della nostra documentazione è pertanto digitale e viene semplicemente salvata sul disco del nostro computer o su un cd.

Per quanto siano affidabili i supporti digitali però personalmente consiglio di stampare sempre la documentazione più importante in modo da poterla archiviare anche in forma cartacea ed avere così un documento da esibire anche dopo qualche anno. Però anche il documento cartaceo deve essere conservato con accuratezza ed in modo che non si rovini nel tempo.

Se stiamo pensando ad uno strumento capace di proteggere e, al tempo stesso, rendere esteticamente più piacevole un documento o comunque un lavoro eseguito su foglio di carta, al fine di valorizzarlo o conservarlo al meglio, possiamo senza dubbio orientarci su una plastificatrice e, considerando che esistono vari dispositivi che consentono di plastificare a caldo o a freddo, in questo articolo analizzeremo i vantaggi e le caratteristiche della tipologia “a caldo”, con suggerimenti e consigli per scegliere al meglio.

La plastificazione può essere effettuata su una sola o su entrambe le facciate di un foglio e la pellicola che si applica per questa operazione può essere opaca o lucida, in base al gusto o, spesso, allo scopo per il quale viene realizzata. Infatti, la plastificazione lucida fa sicuramente risaltare di più i colori, risultando pertanto perfetta per le immagini, mentre quella opaca è preferibile per i testi, poiché risultano più leggibili, evitando quei fastidiosi ed antiestetici riflessi e luccichii sul foglio.

Abbiamo parlato di pellicole ma, in realtà, le buste trasparenti adesive con le quali si esegue il lavoro di plastificazione vengono chiamate pouches: nel procedimento a caldo, vengono scaldati in modo da sciogliere la colla che andrà ad aderire al foglio, con il vantaggio del risparmio economico poiché i pouches per questo utilizzo non hanno un costo eccessivo. Inoltre, il risultato finale è migliore, più brillante e consistente, con notevole prolungamento di durata nel tempo.

plastificatrice a caldo

Per contro, però, dobbiamo specificare che le plastificatrici a caldo hanno un costo iniziale maggiore ma, senza dubbio, ammortizzabile nel tempo, come abbiamo visto, per il risparmio sui materiali di consumo successivi. I tempi di riscaldamento, nel momento in cui l’apparecchio viene acceso, prevedono qualche minuto di attesa, a cui fa comunque seguito una fase operativa veloce, utilissima per plastificare grandi quantitativi di fogli.

Con questo sistema possiamo avere ottimi risultati per molte tipologie di lavori, come ad esempio documenti, listini, brochure, biglietti da visita o d’auguri, progetti, disegni, foto, calendari, ricette e quant’altro, in base alla nostra fantasia e necessità.

Esistendo, ovviamente, diverse tipologie di apparecchi, in base alla capienza e alla dimensione, al momento dell’acquisto sarà nostra cura scegliere la plastificatrice a caldo più adatta alle nostre esigenze, tenendo presente che le più piccole servono, di norma, a soddisfare le esigenze di un singolo cliente e per un uso domestico, mentre quelle professionali, per uso ufficio, possono sostenere diversi utilizzi, e sono senza dubbio più costose, avendo maggiori funzionalità.

Pertanto, nel momento della spesa, dovremo tenere presente sia il formato che avranno i documenti che intendiamo custodire con le pouches (in genere si tratta dei più comuni, A4 o A3) e la frequenza con cui pensiamo di effettuare le plastificazioni: entrambi sono elementi fondamentali per stabilire la macchina ideale, senza sbagliare sulla tipologia. Le buste adesive con cui vengono protetti i nostri fogli di varia natura, sono sostanzialmente tasche trasparenti nelle quali viene inserito il documento, ed è importante sapere che maggiore sarà il loro spessore, miglior risultato otterremo, tenendo presente che non tutti gli apparecchi supportano valori alti: la valutazione viene misurata in micron, e va da 80 a 250. E’ ovviamente da intendersi una più ampia robustezza della pellicola tanto più alta è la rilevazione dei micron.

Per una semplice indicazione di prezzo, valutando un modello base (per utilizzo domestico, in formato A4) possiamo pensare ad una spesa che può variare dai 15 ai 35 € all’incirca, mentre le pouches hanno costi contenuti (intorno agli 8 € per confezioni da 100 pezzi), e sono standard per tutte le plastificatrici, con la sola distinzione del formato A3 o A4.

Un ultimo consiglio: in fase di realizzazione di un lavoro, non appena si vede il foglio che inizia ad uscire dalla macchina, potremmo essere tentati dall’idea di prenderlo per un lembo e sollevarlo per vedere come sta venendo. E’, questa, un’azione da non fare assolutamente, poiché la plastica è ancora calda e quindi malleabile e, pertanto, ci ritroveremmo con le dita ustionate e il lavoro rovinato irrimediabilmente!

Plastificatrice a caldo. ultima modifica: 2017-09-29T07:03:36+02:00 da Risparmiainrete

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