Le banche online sono affidabili
E’ un periodo in cui tutti gli italiani si stanno interrogando sull’affidabilità della propria banca .
Dopo i casi di dicembre con le banche commissariate e fallite a spese dei clienti più vicini, quelli che riponevano così tanta fiducia nell’istituto bancario da comprarne le obbligazioni e quindi investendo direttamente nel capitale della banca (il caso più eclatante ha riguardato Banca Etruria) a gennaio è entrato in vigore il Bail-in .
Dal 01 gennaio se si dovesse ripetere la stessa situazione di Banca Etruria e le altre, per ripianare i debiti della banca si potrà prelevare direttamente dai conto corrente dei clienti con un saldo maggiore di 100.000 euro . In pratica il Bail-In ha trasformato tutti i risparmiatori da clienti e soci della banca, ma solo per le situazioni catastrofiche .
E quindi adesso tutti si interrogano sull’affidabilità della propria banca e Altroconsumo esce puntuale con una inchiesta in cui valuta tutte le banche italiane (Altroconsumo Finanza – n. 1154 del 29 dicembre 2015) .
Da questo prospetto delle banche a 5 stelle, le migliori, sembrerebbe che le uniche banche online che abbiano preso il massimo dei voti siano FinecoBank e Mediolanum.
In realtà altre banche online non pubblicano un bilancio proprio, ma sono l’emanazione online di altri istituti bancari e perciò bisogna vedere come è stato valutato il gruppo di riferimento .
Così rientra nel gruppo a 5 stelle anche IWbank che fa parte del gruppo UBI .
CheBanca! è del gruppo Mediobanca che si è fermato a 4 stellette, valori comunque di tutto rispetto, così come per Webank del gruppo Bpm e Widiba di Monte dei Paschi di Siena.
Ing Bank che controlla Ingdirect e quindi conto corrente arancio ha la stessa valutazione di 4 stellette.
Un gradino sotto, dove inizia una certa criticità troviamo HelloBank appartenente a BNL valutata da altroconsumo con solo tre stellette.
Con questi nomi abbiamo esaurito le principali banche online attive in Italia e secondo la valutazione di Altroconsumo ne troviamo 3 con il voto massimo di 5 stelle, 4 al secondo posto del podio con 4 stelle e una sul gradino più basso delle tre stelle, considerando però che tra i tanti istituti bancari italiani quelli pericolosi sono valutati 0 o 1 stella.
Come ha fatto le valutazioni Altroconsumo ?
L’associazione consumatori ha valutato ogni istituto di credito attribuendo da 1 a 5 stellette in base alla loro affidabilità. Per calcolarla hanno usato due indicatori: il “common equity tier 1” (spesso indicato come Cet1 ratio) e il “total capital ratio”. Entrambi mettono in relazione il patrimonio della banca al totale degli impegni assunti (ad esempio concedendo prestiti), ma il primo è più “severo” nel
definire il patrimonio. Il Cet1 ratio tiene in considerazione solo il capitale vero e proprio (quanto pagato all’emissione delle azioni e gli utili accumulati), il total capital ratio considera anche altri strumenti, ad esempio alcuni tipi di bond subordinati, considerati “quasi-capitale”.
In pratica questi rapporti ti dicono quanto la banca è in grado di fronteggiare eventuali difficoltà nel recuperare i prestiti concessi.
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